@article{oai:kobe-c.repo.nii.ac.jp:00002239, author = {高橋, 友子 and Takahashi, Tomoko}, journal = {女性学評論, Women's studies forum}, month = {Mar}, note = {P(論文), In genere, nelle societa europee del Medioevo, si consideravano come crimini sessuali la fornicazione, l'adulterio,la bigamia, l'incesto,lo stupro, il ≪vitium contro naturam≫,ecc. Tuttavia, nelle leggi e nelle pratiche che le societa introdussero contro tali crimini, si riflettevano, oltre le diversita delle definizioni e delle interpretazioni dei crimini, dipendenti dai periodi e dalle regioni, il double standard basato sul gender. In questo saggio prendero in considerazione lo sturpo. E, con le analisi delle leggi e dei processi fatti nelle citta dell'Italia settentrionale- soprattutto a Venezia e a Firenze- dal XIV al XVI secolo, cerchero di esaminare gli atteggiamenti delle societa cittadine e le posizioni delle donne. Nella Serenissima, lo stupro veniva considerato come la fornicazione ≪per vim≫,quindi la violenza e l'intenzione alla fornicazione costituivano gli elementi principali del crimine. Ma, in realta, a parte i casi in cui le vittime erano≪puelle≫,alle donne nobili o alle suore, oppure, a quelli con altri reati addizionali(il furto,il ratto, la lesione,ecc.),lo stupro era giudicato come un reato meno grave. Quasi meta delle condanne sentenziate dalla Quarantia nel Tre-Quattrocento erano costituite da pene pecuniarie(max. 150lire) o dalla carcerazione(max. per un anno). Tali tendenze dei processi e delle punizioni contro lo sturpo si trovano anche nella Repubblica fiorentina, anche se durante il Trecento il ratto veniva considerato come un reato piu grave. Negli stati repubblicani, sia Venezia che Firenze, i magistrati avevano grande libero arbitrio e pronunciavano ogni sentenza tenendo conto dell'eta e degli stati sociali delle vittime e degli stupratori, e degli aspetti violenti. Pero con una serie di nuove leggi emanate da Cosimo I, lo stupro venne considerato come un reato da pena capitale perche il mantenimento degli ordini morali e sociali significava per il principe il compimento del suo dominio assoluto. A questo punto, il crimine veniva ad assumere il significato di violazione alla persona del principe e non una violazione diretta della vittima.}, pages = {33--59}, title = {<研究ノート>14-16世紀イタリア諸都市における女性と性犯罪-ヴェネツィアとフィレンツェを中心に-}, volume = {13}, year = {1999}, yomi = {タカハシ, トモコ} }